lunedì 18 aprile 2016

Recensione Ancients: Il grande freddo.




http://www.booksprintedizioni.it/libro/fantasy/ancients-il-grande-freddo




In un mondo gelido devastato da un virus letale, Liam Cooper è un ragazzo di appena 27 anni che vive un’esistenza mediocre ma al riparo dal virus all’interno della città-cupola di Nuova Yermo. La sua vita cambierà quando il Professor Graham, Leader della congrega dei Sapienti, decide di trasferirlo nella prestigiosa Università di Pahrump, luogo dove si formano le menti che in un futuro ancora distante e incerto riusciranno a debellare il virus dalla faccia della terra. Per sempre. Qui, Liam viene a conoscenza di una inquietante verità; il virus sta rapidamente conducendo il globo verso un tragico epilogo: una glaciazione. Il processo non è irreversibile e Liam affronterà un viaggio crudele e pericoloso nell’estremo tentativo di salvare le poche persone ancora in vita. Conoscerà un mondo dominato dalla malvagità e dalla crudeltà dell'uomo e scoprirà che la verità è ancora più agghiacciante di quanto sembri. Fuori c’è ben altro, una realtà ancora più oscura e terribile del virus stesso.

Non è mio solito leggere libri fantasy, e non è mio solito scrivere recensioni, ci sono libri però che non solo vanno letti ma ti fanno anche cambiare idea aprendoti un mondo nuovo. Uno di questi libri è sicuramente Ancients: Il grande freddo, di Luigi Viagrande. Ho trovato questo libro estremamente interessante fin dalle prime pagine. Ne ero già affascinato dalla copertina e quando ho letto la sinossi poi ho avuto conferma del fatto che andasse letto. Una storia meravigliosa ambientata in un futuro post apocalittico. Penso stia proprio lì la magia: il futuro. Una cosa che nessuno può conoscere se non immaginandolo a modo suo ed è bello immaginare quello che può accadere fra 100 anni. Certo non sarebbe bello se accadesse davvero che a causa di un virus il mondo potrebbe finire in un’eterna glaciazione ma da egoista potrei dire:- chi se ne frega, io non ci sarò più! Sono sempre stato incuriosito dal futuro e su cosa potesse esserci fra un centinaio di anni, e l’ho sempre immaginato come un ritorno al passato, con gente che vive in villaggi poveri attaccati di tanto in tanto da bikers inferociti, con catene e palle chiodate. Sarà colpa di Ken il guerriero se lo immagino così. Non posso dire di avere un personaggio preferito poiché solitamente mi schiero dalla parte degli antagonisti, il cattivo ha sempre il suo fascino. Posso però dire con certezza che di libri così belli ce ne sono pochi, e che andrebbe premiata la smisurata fantasia dell’autore. E’ un libro bellissimo grazie al quale adesso inizierò a leggere qualche fantasy. Non mi va di rivelare scene del racconto perché è un libro che consiglio di comprare a tutti gli amanti della lettura e sono sicuro che la mia è solo una delle tante recensioni positive. Spero  e sono sicuro che ci sia un seguito, dal racconto si evince che l’ultima pagina è solo l’inizio di quella che sarà un saga.

Buona lettura a tutti!

sabato 9 aprile 2016

Sono un inguaribile nostalgico...

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Una penna e un block notes ad anelli, compagni di ogni giorno. Il block notes ad anelli, è il mio preferito.
Sono quelli che forse sanno più cose di uno come me che non ama raccontare, almeno non a voce.
Sono un inguaribile nostalgico…
Scrivere, come urlare ma da dentro. Senza emettere alcun suono.
Scrivo perché amo farlo e perché mi rende più facile la comunicazione con il mondo.
Tutto quello che viene scritto può essere ricordato, può essere cancellato il giorno dopo o può addirittura diventare storia. Le cose da ricordare andrebbero scritte sulla pietra così che nessuno possa cancellarle. Tutto ciò che viene scritto su carta o con le dita nella sabbia può essere spazzato via dal vento…
Io non amo dimenticare, no!
Sono un inguaribile nostalgico…
Ancora oggi porto con me il bambino che ero. Restare tale forse sarebbe stato piacevole, ma la vita sarebbe comunque andata avanti e quindi tanto vale crescere.
Crescere, ma custodire in una cassaforte tutti i ricordi. Una di quelle che quando la si apre li tiene tutti divisi in cartelle e per data. Mi chiedo spesso che fine abbiano fatto tutti i personaggi che rappresentavano i miei eroi e che con tanto amore conservavo. Quelli con i quali insieme ai miei fratellini, si viveva ogni giorno un’avventura nuova. Adesso mi viene da pensare: cosa si sono persi i bambini della nuova generazione e che bambino fortunato sono stato io!
Noto con piacere che qualche personaggio della mia infanzia sia di moda ancora oggi, ma più evoluto e diverso da quello con cui giocavo io.
Sono un inguaribile nostalgico…
Spesso mi commuovo pensando al mio passato da bambino, soprattutto in ricordo del mio adorato calcetto a molle con il quale giocavo perfino con la nonna e non ditemi nulla se guardando un’enorme action figure di Hulk Hogan in un negozio di giocattoli, mi si velano gli occhi pensando ancora: chissà che fine hanno fatto tutti i personaggi che conservavo con tanto amore?
Il fatto è che dentro di me ci sarà sempre spazio per i ricordi, io poi ho una memoria dall’Hard Disk illimitato, potrei raccontare la mia vita giorno per giorno fin da quando ho compiuto quattro anni.
Sono un inguaribile nostalgico…
Esiste un posto che mi ricorda tutto questo, un posto dove ho lasciato il cuore, un posto semplice. Potrei fare il giro del mondo, nessun posto mai potrebbe essere migliore, la casa dove abitavo da bambino, nella quale ho vissuto fino all’età di quindici anni e non posso fare a meno di commuovermi e ricordare quanto fossi felice ogni volta che passo da lì.
Sarò un tantino troppo sensibile o forse uno che non sa scappare dai suoi ricordi più affezionati, dopotutto come non rimpiangere l’infanzia? Cosa posso farci?
Sono un inguaribile nostalgico…