mercoledì 15 giugno 2016

Un sentito ringraziamento alla proprietaria di questi bellissimi occhi...

https://www.facebook.com/sasa.dolmetti






Gli occhi servono agli uomini per guardare lontano,percorrere il sentiero disegnato dal destino, seguire gli obiettivi e camminare dritto verso i sogni da realizzare...

Un sentito ringraziamento alla proprietaria degli occhi che guardano il mondo dalla copertina de IL SOGNO DI BRANDON

martedì 24 maggio 2016

Dallo squarcio di una roccia...

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/




Inchiostro scorre nelle mie vene come un mare agitato,un oceano di versi…
Più forti sento i miei pensieri, come emessi ad alta voce mentre il suono calmo delle onde mi abbraccia nella sua quiete.
La mia visione dallo squarcio di una roccia, in attesa del tramonto, il sole che va a nascondersi nel mare per dare vita alla sera. La sera che si accende di stelle per ascoltare i sognatori…
Mentre aspetto guardo lontano e ascolto le onde…

lunedì 23 maggio 2016

Recensione - Le reliquie di Salem

http://www.booksprintedizioni.it/libro/romanzo/le-reliquie-di-salem



Nel 1692 l’inquisizione giustiziò le streghe di Salem. Dietro l’uccisione delle streghe vi era il piano di due spregevoli negromanti, tale sacrificio avrebbe conferito loro il potere tanto sognato, essi sarebbero diventati dei demoni e avrebbero avuto il controllo su tutta l’umanità. Il loro piano però non andò a buon fine: una strega riuscì a scappare portando con sé dei bambini. La dinastia di Salem sarebbe continuata. I negromanti formarono una setta per cercare e sacrificare l’ultima discendente di Salem. Sono passati secoli dal 1692, e la setta è sempre più vicina al suo obiettivo. Una profezia li guida al raggiungimento della loro aspirazione: “guardatevi da colei che ha gli smeraldi negli occhi e il fuoco nei capelli”. Evelyn è una normale diciassettenne, quando conosce Alexander , il suo nuovo vicino di banco, non sa che la sua vita presto verrà stravolta. Alexander non è un ragazzo come gli altri, egli appartiene alla setta di cacciatori di streghe e il suo obbiettivo è trovare la ragazza della profezia. Quando Alexander scopre che la ragazza che cerca è proprio Evelyn, prenderà una decisione che lo metterà contro ciò che resta della sua famiglia. Evelyn capirà che tutto non è come sembra, che tutti hanno dei segreti e si ritroverà ad accettare le proprie origini e il destino a lei riservato.



Dopo aver letto Ancients: Il grande freddo, da non amante del fantasy dissi che quel libro mi aveva aperto un mondo ed è stato così. Ho iniziato subito dopo a leggerne un altro: Le reliquie di Salem di Valeria Gambino e Caterina Castello. Un libro che mi ha preso subito dalle prime pagine. I primi capitoli di solito sono la costruzione di quel che sarà il racconto così pagina dopo pagina mi ha preso sempre di più. Devo ammettere che mi intrigava già dal titolo e la copertina e sinceramente questa storia delle streghe, le discendenze, le profezie e le storie del passato per salvare il presente ha un certo fascino. Evelyn, una ragazza di diciassette anni apparentemente così fragile si ritrova così attraverso scoperte importanti a dover fare i conti con il proprio destino, dal quale dipenderanno anche le sorti dell’umanità. Mi sono chiesto che sensazione potrei provare scoprendo improvvisamente che uno dei miei migliori amici si rivelasse uno stregone, ovviamente spero di non saperlo mai. Certe cose è meglio che accadano solo nei libri. Io poi sono uno che solitamente nelle storie fa il tifo per il cattivo, (non è cattiveria ma sapete com’è il fascino dell’antagonista che nasconde qualcosa di misterioso) devo dire che questa volta tenevo per i buoni, era troppo intrigante la storia legata alle streghe di Salem e tutte le sue verità nascoste. Certe cose a volte ti fanno desiderare di avere poteri sopranaturali. Che dire in conclusione, è un libro davvero molto bello nato dall’immensa fantasia di due autrici, due stili diversi e un sogno in comune che non tarderà a realizzarsi dato il potenziale di chi l’ha scritto. Una storia così avvincente da far desiderare a chi lo legge che ci sia presto un seguito. Ormai ho completamente cambiato idea sui fantasy. Straconsiglio questo libro.

Buona lettura a tutti.



Voto 5/5

venerdì 6 maggio 2016

Aprite i cassetti, fate volare i vostri sogni...

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/

Avrò immaginato milioni di  volte di poter arrivare il più in alto possibile, più volte sono caduto e non sempre sono riuscito a rialzarmi facilmente. Ogni volta che l'ho fatto sono diventato più forte e senza mai perdere di vista il mio obiettivo. Sempre a testa alta, dritto alla meta, nessun sogno è così lontano. Aprite i cassetti, fate volare i vostri sogni...

domenica 1 maggio 2016

Dal mio blog preferito, non me ne vogliano gli altri: L'ombra di Brandon. Altra bellissima recensione.

http://dreamsink92.blogspot.it/2016/03/le-recensioni-di-elisa-il-sogno-di.html?showComment=1459344312452#c5076654306020814655

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/



Ognuno di noi ha un sogno che tiene gelosamente custodito in un cassetto. Lo tiene in fondo, nascosto, in modo che nessuno possa distruggerlo. Sono spesso preziosi i sogni, eppure hanno una forza immensa perché ci spingono a lottare contro qualsiasi cosa purché ciò si realizzi. Un punto di arrivo, ma anche un punto d’inizio. Mi guardo dentro, vedo il mio sogno, è ancora lì, nascosto dietro ad altri desideri più effimeri, più adeguabili alla vita che verrà. Ma lui, quel sogno vero, quello eterno, freme per divenire realtà. Ma i sogni si realizzano nel tempo, con la pazienza e specialmente con la forza di volontà. Che cosa facciamo ogni giorno per far sì di accaparrarci qualcosa e aspettare pazientemente che si realizzi? Studiamo, lavoriamo, ci alleniamo. Ci arricchiamo di conoscenze, le coltiviamo, alcune impariamo a usarle tutti i giorni perché sono necessarie per realizzare ciò che teniamo più nascosto. 
Cammino, e lo faccio senza sosta per far chiarezza nei miei pensieri. Sto lottando per realizzare i miei sogni? Sì, lo sto facendo. Ci sto provando e se sbaglierò, allora riproverò ancora. A salvarmi dalla nebbia di preoccupazioni mista a fulmini di energia che mi si è formata in testa è una musica che mi arriva dentro e melodiosa prende il controllo sui miei passi e mi porta fin dove queste note hanno inizio.
Il lontano suono elettrico di una chitarra solitaria aleggia per il parco. Nessuno sembra curarsene più, ormai è divenuta un'abitudine. Quel ragazzo siede su una panchina piena di scritte, i capelli lunghi e neri svolazzano sotto un vento autunnale. Eppure lui non ha fretta, sta lì, che suona ai suoi amici, fino a quando il cielo inizia ad assumere sfumature più scure. I ragazzi si salutano, dicono che si vedranno domani. E così lo vedo, Brandon, che lascia la chitarra al suo migliore amico e fa per dileguarsi. Saluta Michelle, quella bella ragazza che la sorte gli ha messo al fianco.
Lo vedo, Brandon, vedo i suoi occhi e vedo per chi è che batte il suo cuore di musicista. In quelle note che mi hanno attirato fino a qua non c'era Michelle, in quella musica c'era Isabel. Sento che sto sbagliando a seguirli, ma è più forte di me, ho visto cosa ha dentro, inciso a fuoco nell'anima, Brandon ha un sogno grande quanto il mondo. E lo seguo, mi mimetizzo tra la strana gente di Grey Land, passo tra i vicoli coperti di murales, evito quelli più loschi, ma non lo perdo di vista finché non lo vedo sparire dietro la porta di casa sua. Dovrei rinunciare, questo è il chiaro segnale, eppure non posso fare a meno di sbirciare dalla finestra. Brandon è atteso dai suoi fratelli con gioia, il più piccolo poi salta dappertutto. Eccola che esce dalla cucina una bella donna, deve essere sua madre, ha tre figli alle spalle ma non vedo la stanchezza appoggiata su di lei, vedo solo l'orgoglio di una madre. Un'ora più tardi entra dalla porta una copia di Brandon, solo più adulta. Ha i segni del lavoro sfiancante sulle braccia, sul viso, sulla schiena; eppure sorride, vittorioso, come se alla fine non si sentisse in merito di chiedere di più a Dio.
Quando il buio ha totalmente coperto le case del paese, un rumore improvviso mi causa un sussulto di spavento e quando oriento gli occhi  vedo Brandon uscire di soppiatto dalla porta di casa. Come un automa lo seguo di nuovo, come solo qualche ora prima ho fatto. Nel buio ho modo di avvicinarmi di più e osservarlo meglio, si muove furtivo e continua a ripetersi che lo fa per realizzare il suo sogno. Mi fermo, interdetta da quelle parole: lo fa per realizzare il suo sogno. Non mi sbagliavo allora, quell'energia che emanava non era data solo dalla musica ma anche dal desiderio di realizzare il suo sogno. Quando mi riprendo, Brandon è già lontano e cerco di raggiungerlo, invano. E continuo a pensare al sogno di Brandon, e poi penso a quali siano i sogni di Morgan, di Isabel, di Michelle... e in modo incontrollabile, tutte quelle parole mi riportano al mio sogno, senza rendermene conto sto trattenendo il respiro mentre le stelle sono testimoni di ciò che sto sperando; e inizio a correre.         
Tutte le altre volte che ho visto Brandon e i suoi amici mi sono resa conto che stavo lì, ad osservarlo, perché affascinata da lui. Affascinata da lui perché lo vedevo, giorno dopo giorno, prima accarezzare e poi stringere, il suo sogno. Lui ce l'ha fatta, ed è qui, davanti a me, sopra ad un palco che infiamma la chitarra elettrica mentre la sua voce entra nei timpani di tutti i presenti. Michelle è una dea, seduta al tavolo con gli altri sa di poter attirare l'attenzione del leader dei Wicked Dreamers e sta sfidando con tutte le sue armi Isabel che senza ancora saperlo, possiede già il cuore di Brandon, il suo Brandon.    
Alla fine del concerto, tra gruppi di persone, riesco a raggiungere il gruppo di amici che festeggia la vittoria di quel ragazzo nato a Grey Land e arrivato alle stelle. Mi addosso alla folla, tra braccia in movimento e corpi sudati, fino ad arrivare incredibilmente vicina al protagonista di questo sogno. E' distaccato dalla baldoria che fino a qualche settimana fa lui riempiva del suo divertimento, delle ragazze con i vestiti provocanti, dei drink... Se lo conosco bene posso dire che i suoi denti sono digrignati, gli occhi assorti e le mani si stanno stringendo a pugno. Dice qualcosa, un frase, che mi arriva come un borbottio sommesso. Mi sembra di sentire che lo fa per realizzare il suo sogno. Un sogno più immenso, un sogno più forte. Un desiderio mai raccontato a nessuno, lo stimolo che lo ha portato fino a lì; in quella notte, in quell'hotel da lusso. Un sogno grande, come il cuore di quel musicista che sta rientrando a casa, a Grey Land.  
E mentre Brandon corre per realizzare ciò che ha sempre celato nel più profondo di lui, il mondo sta correndo a sua volta, come se volesse coglierlo impreparato. E mentre il mondo corre, ognuno di noi cerca di realizzare il suo sogno, come Salvatore, autore di questo libro, che senza dircelo ci racconta qualcosa di lui oltre alla storia del suo giovane amico.


https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/

lunedì 18 aprile 2016

Recensione Ancients: Il grande freddo.




http://www.booksprintedizioni.it/libro/fantasy/ancients-il-grande-freddo




In un mondo gelido devastato da un virus letale, Liam Cooper è un ragazzo di appena 27 anni che vive un’esistenza mediocre ma al riparo dal virus all’interno della città-cupola di Nuova Yermo. La sua vita cambierà quando il Professor Graham, Leader della congrega dei Sapienti, decide di trasferirlo nella prestigiosa Università di Pahrump, luogo dove si formano le menti che in un futuro ancora distante e incerto riusciranno a debellare il virus dalla faccia della terra. Per sempre. Qui, Liam viene a conoscenza di una inquietante verità; il virus sta rapidamente conducendo il globo verso un tragico epilogo: una glaciazione. Il processo non è irreversibile e Liam affronterà un viaggio crudele e pericoloso nell’estremo tentativo di salvare le poche persone ancora in vita. Conoscerà un mondo dominato dalla malvagità e dalla crudeltà dell'uomo e scoprirà che la verità è ancora più agghiacciante di quanto sembri. Fuori c’è ben altro, una realtà ancora più oscura e terribile del virus stesso.

Non è mio solito leggere libri fantasy, e non è mio solito scrivere recensioni, ci sono libri però che non solo vanno letti ma ti fanno anche cambiare idea aprendoti un mondo nuovo. Uno di questi libri è sicuramente Ancients: Il grande freddo, di Luigi Viagrande. Ho trovato questo libro estremamente interessante fin dalle prime pagine. Ne ero già affascinato dalla copertina e quando ho letto la sinossi poi ho avuto conferma del fatto che andasse letto. Una storia meravigliosa ambientata in un futuro post apocalittico. Penso stia proprio lì la magia: il futuro. Una cosa che nessuno può conoscere se non immaginandolo a modo suo ed è bello immaginare quello che può accadere fra 100 anni. Certo non sarebbe bello se accadesse davvero che a causa di un virus il mondo potrebbe finire in un’eterna glaciazione ma da egoista potrei dire:- chi se ne frega, io non ci sarò più! Sono sempre stato incuriosito dal futuro e su cosa potesse esserci fra un centinaio di anni, e l’ho sempre immaginato come un ritorno al passato, con gente che vive in villaggi poveri attaccati di tanto in tanto da bikers inferociti, con catene e palle chiodate. Sarà colpa di Ken il guerriero se lo immagino così. Non posso dire di avere un personaggio preferito poiché solitamente mi schiero dalla parte degli antagonisti, il cattivo ha sempre il suo fascino. Posso però dire con certezza che di libri così belli ce ne sono pochi, e che andrebbe premiata la smisurata fantasia dell’autore. E’ un libro bellissimo grazie al quale adesso inizierò a leggere qualche fantasy. Non mi va di rivelare scene del racconto perché è un libro che consiglio di comprare a tutti gli amanti della lettura e sono sicuro che la mia è solo una delle tante recensioni positive. Spero  e sono sicuro che ci sia un seguito, dal racconto si evince che l’ultima pagina è solo l’inizio di quella che sarà un saga.

Buona lettura a tutti!

sabato 9 aprile 2016

Sono un inguaribile nostalgico...

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/?ref=bookmarks

Una penna e un block notes ad anelli, compagni di ogni giorno. Il block notes ad anelli, è il mio preferito.
Sono quelli che forse sanno più cose di uno come me che non ama raccontare, almeno non a voce.
Sono un inguaribile nostalgico…
Scrivere, come urlare ma da dentro. Senza emettere alcun suono.
Scrivo perché amo farlo e perché mi rende più facile la comunicazione con il mondo.
Tutto quello che viene scritto può essere ricordato, può essere cancellato il giorno dopo o può addirittura diventare storia. Le cose da ricordare andrebbero scritte sulla pietra così che nessuno possa cancellarle. Tutto ciò che viene scritto su carta o con le dita nella sabbia può essere spazzato via dal vento…
Io non amo dimenticare, no!
Sono un inguaribile nostalgico…
Ancora oggi porto con me il bambino che ero. Restare tale forse sarebbe stato piacevole, ma la vita sarebbe comunque andata avanti e quindi tanto vale crescere.
Crescere, ma custodire in una cassaforte tutti i ricordi. Una di quelle che quando la si apre li tiene tutti divisi in cartelle e per data. Mi chiedo spesso che fine abbiano fatto tutti i personaggi che rappresentavano i miei eroi e che con tanto amore conservavo. Quelli con i quali insieme ai miei fratellini, si viveva ogni giorno un’avventura nuova. Adesso mi viene da pensare: cosa si sono persi i bambini della nuova generazione e che bambino fortunato sono stato io!
Noto con piacere che qualche personaggio della mia infanzia sia di moda ancora oggi, ma più evoluto e diverso da quello con cui giocavo io.
Sono un inguaribile nostalgico…
Spesso mi commuovo pensando al mio passato da bambino, soprattutto in ricordo del mio adorato calcetto a molle con il quale giocavo perfino con la nonna e non ditemi nulla se guardando un’enorme action figure di Hulk Hogan in un negozio di giocattoli, mi si velano gli occhi pensando ancora: chissà che fine hanno fatto tutti i personaggi che conservavo con tanto amore?
Il fatto è che dentro di me ci sarà sempre spazio per i ricordi, io poi ho una memoria dall’Hard Disk illimitato, potrei raccontare la mia vita giorno per giorno fin da quando ho compiuto quattro anni.
Sono un inguaribile nostalgico…
Esiste un posto che mi ricorda tutto questo, un posto dove ho lasciato il cuore, un posto semplice. Potrei fare il giro del mondo, nessun posto mai potrebbe essere migliore, la casa dove abitavo da bambino, nella quale ho vissuto fino all’età di quindici anni e non posso fare a meno di commuovermi e ricordare quanto fossi felice ogni volta che passo da lì.
Sarò un tantino troppo sensibile o forse uno che non sa scappare dai suoi ricordi più affezionati, dopotutto come non rimpiangere l’infanzia? Cosa posso farci?
Sono un inguaribile nostalgico… 

mercoledì 30 marzo 2016

NUOVA RECENSIONE DAL BLOG LIBRI UNA PASSIONE

RECENSIONE DI GIORGIA GIUDICI

http://libriunapassione.blogspot.it/2016/03/il-sogno-di-brandon-di-salvatore.html?showComment=1459344781050#c8380965912846271711




COMMENTO: Questo libro mi ha colpito per la sua semplicità e per il fatto che parla di ragazzi che hanno più o meno la mia età, parla di sogni e di come i ragazzi cerchino in tutti i modi di realizzarli.

Brandon è un ragazzo davvero affascinante e con un cuore molto dolce, però bisogna ammettere che Morgan deve essere proprio un gran figo ahahah

Brandon vuole diventare una rockstar, il problema per lui è potersi permettere una chitarra, appena però gli viene regalata il successo arriva facilmente soprattutto perché ha un gran talento.

Trova subito due amici con cui formare la band ed insieme inizia la loro scalata al successo.


Avere successo però non sempre rende tutti felici e anche se i tre viaggiano per il mondo, hanno soldi, femmine e droga Samuel, il batterista, continua a pensare a Katia la donna della sua vita.


Quando Samuel si è suicidato sono scoppiata a piangere perché anche se non se ne parla molta ho capito che era una di quelle persone che voleva il successo solo per stare accanto all'unica persona che amava e che i soldi gli servivano per il matrimonio e per mantenere i suoi genitori e sua sorella.


Ma in tutta questa storia le parti che mi hanno toccato di più sono state gli intrecci d'amore.


Brandon sta con Michelle ma in realtà ama la sua migliore amica Isabelle, che sta con un altro ragazzo, un vero coglione sin dall'inizio. L'intreccio però non finisce qui Morgan, il migliore amico di Brandon, è innamorato di Michelle.


La notte in cui Brandon e Morgan, che era in viaggio anche lui con la band, tornano a casa cambia tutto: Brandon finalmente si decide a confessarsi a Isabelle e Morgan invitato da Michelle, che ormai aveva capito di amarlo, va a casa sua.


Ovviamente nessuno sapeva quello che gli altri stessero facendo e quando si scopre si aprono molte ferite.


Ovviamente l'amicizia vince su tutto e Morgan e Brandon tornano amici.


La storia come ho detto è fantastica soprattutto per noi giovani perché possiamo rispecchiarci perfettamente nei personaggi e nei loro sogni.


Quello che mi ha un po' sconvolta è stato il finale, forse sono io a non averlo capito, però non capisco cosa sia successo a Brandon e come mai non sia andato a prendere Isabelle fuori dall'ospedale dopo l'operazione.


Spero che la mia recensione vi abbia invogliato a leggerlo perché è un libro davvero stupendo che non vi deluderà :)






PAGINA FACEBOOK:    https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/

mercoledì 24 febbraio 2016

Frammenti di libri...





                                             Chiudendo gli occhi ripenso al tuo sguardo,
                                             oscuro, profondo… come gli abissi.
                                             Un mare in tempesta, agitato…
                                             E chiedo di te, figlia del mare
                                             cercando risposta nel rumore delle onde
                                             o nel volo di un gabbiano.


                                         

lunedì 1 febbraio 2016

Ancora una bellissima recensione sul blog: SOGNI D'INCHIOSTRO

http://dreamsink92.blogspot.it/2016/01/il-sogno-di-brandon-salvatore-dolmetti.html?showComment=1454338103125#c9000457694860291075


Un'ennesima recensione a 4 stelle, e ancora una volta sul bellissimo Blog: SOGNI D'INCHIOSTRO. "E' un libro stupido e pieno di banalità, non vale la pena leggerlo, è scontato... dicevano alcuni professori." Dico professori perché così in gamba da giudicare un libro senza neppure leggerlo. Oggi posso dire grazie a tutti quelli che leggono IL SOGNO DI BRANDON, grazie a tutti quelli che commentano, a tutti quelli che ne parlano bene e a quelli che ne parlano male. Un grazie particolare a coloro che giudicano senza averlo letto perché anche con la critica si raggiunge la visibilità...

Eccovi la recensione che mi piace intitolare:

IL PENSIERO DI ELISA









https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/



domenica 17 gennaio 2016

Felice malinconia...

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/

La domenica poi… mi piaceva alzarmi presto. Ho sempre pensato che nei giorni di festa è meglio uscire a fare quattro passi o dedicarsi a un hobby piuttosto che restare a letto. Mia nonna mi svegliava più o meno intorno alle otto del mattino e mi deliziava subito di un buon caffè. Bello, bollente e alla napoletana…
Quale modo migliore per iniziare una giornata? Quel caffè era uno dei motivi più validi per alzarsi.  Vivevo con la nonna insieme a mia sorella. Le facevamo compagnia per non farla sentire sola, fino a che la mia famiglia non cambiò abitazione. Un brutto colpo lasciare quella casa e quelle abitudini per trasferirsi in un posto grigio e degradato. Ero troppo piccolo per oppormi e l’affitto della vecchia casa era troppo alto perché mio padre potesse permetterselo. Non ho mai dimenticato quel posto e mi piace lanciargli uno sguardo ogni volta che passo da lì. Non c’è più la porta col vetro dalla quale mia nonna seduta sulla sua sediolina pieghevole da pic nic, guardava la strada con i suoi passanti. Adesso c’è una porta blindata e chissà chi c’è dentro. Mi piace immaginare che lei mi guardi e che mi saluti ogni volta che passo, la mia ragazza sul sedile passeggero sa a cosa sto pensando ogni volta che rivolgo lo sguardo a quella palazzina… io incrocio i suoi occhi per un attimo e accenno un sorriso misto a un velo di commozione.

giovedì 14 gennaio 2016

E' andata più o meno così...

https://www.facebook.com/IlSognoDiBrandon/




Ero un bambino di appena dieci anni, forse anche qualcuno in meno. Scrivevo storielle e poesie. Raccontavo di amori fra i banchi di scuola, di piccoli uomini destinati a diventare grandi, di giovani combattenti, di draghi o grandi guerrieri. Esattamente non so dirvi com è che ho iniziato ma penso sia un fatto ereditario o un vizio di famiglia, fate voi. Io guardavo mia sorella leggere intere pile di libri per poi inventare storielle fantasy o addirittura mettersi a modificare con la sua fantasia le puntate dei suoi cartoni animati preferiti. Potesse parlare il buon Ken il guerriero, da lei trasformato in un giovane romanticone che di combattere non ne voleva sapere perché passava le giornate con la sua amata Giulia perfino a fare shopping. "Povero Ken" pensavo io. Guardavo lei e cercavo di capire cosa ci fosse in quella testa. Non è che oggi sia riuscito a capirlo, ma grazie a lei adesso so che una sola vita non basta e bisogna leggere per viverne altre e poterne creare di nuove. E’ così che ho iniziato, scrivendo giorno per giorno il diario delle mie giornate. Spesso mi divertivo a scriverci cose che non erano realmente accadute, ma cosa m’importava? Era roba mia e nessuno era tenuto a credermi, ammesso che qualcuno l’avesse letto.
Diventerò un pilota di formula1 Diventerò un calciatore, Diventerò una rock star, ma a me piace scrivere e allora scrivo!                                                                                                                        
Non si è mai troppo vecchi per sognare...