sabato 22 settembre 2018

Per sempre...

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La camera era accogliente, la luce era cupa e le tende di velluto rosso alle finestre davano un senso di eleganza. A vederla poteva considerarsi la stanza segreta dei sogni di tutti i giovani innamorati. Dopo che lei ebbe spento le luci, Raoul  si chiuse in un inquietante silenzio. Sharon era bella, irresistibile e lui la desiderava. La sentiva come qualcosa di suo. Sentiva dentro un enorme senso di appartenenza. Si conoscevano da qualche giorno, una settimana forse, andando a memoria. Raoul la voleva per sé e quel momento era finalmente arrivato. Si sedette su un lato del letto prendendosi la testa fra le mani e i suoi lunghi capelli scivolarono sul viso.
  «Cos'hai Raoul?»  Chiese  la ragazza accarezzando il tono e avvicinandosi a lui.  
  «Niente.» Rispose con distacco.  Si desideravano, erano attratti l’uno dall’altra come una calamita ma non si erano mai baciati. Si guardavano con l’amore negli occhi fin dal primo giorno. Il loro sentimento era sincero eppure più volte Raoul aveva esitato quando stava sul punto di baciarla.
  «Allora prendimi, cosa aspetti?» Sharon gli poggiò il ginocchio sul petto. Quella gamba era perfetta e lui incrociando il suo sguardo cominciò ad accarezzarla. La conosceva. La conosceva da sempre. Quel corpetto nero e le autoreggenti erano da infarto. Nessun uomo avrebbe potuto resisterle, nessuno.
  «Non posso amarti Sharon, non ho l’età per poterlo fare!» Si scoprì a dire sottovoce. La ragazza continuava a guardarlo negli occhi cercando di trovare una spiegazione alla frase che aveva ascoltato..
  «Pensi di essere troppo grande per me?» Chiese in un timido sorriso.
  «Sono grande abbastanza da non poter sprecare la tua giovinezza.» Incrociò il suo sguardo con una tale sincerità negli occhi ma Sharon continuava a non capire il perché di quello strano discorso.
  «L’età è solo un numero e tu ed io siamo coetanei.» Sharon lo spinse sul letto stendendosi su di lui, iniziò a baciargli il collo e lentamente ad aprirgli la camicia. Si avvicinò alle sue labbra ma Raoul si protrasse. Il desiderio dentro di lui cresceva a dismisura ma si limitava a non andare oltre le carezze. Cedette per un istante alla tentazione di sfiorare con le labbra uno dei suoi seni, quando lei lo scoprì ma prontamente allontanò le sue labbra.  Sentiva di non poter più resistere, di non potersi più controllare. L'eccitazione cresceva con il desiderio ma entrambi in quel momento avevano desideri diversi. 
  «Non ti piaccio?» Chiese la ragazza accortasi di quello strano comportamento.
  «Il fatto è che mi piaci troppo.»  Le rispose sincero. Era proprio quel forte desiderio ad impedirgli di agire.
  «Allora prendimi, voglio essere tua.» Sussurrò lentamente sfiorandogli l’orecchio.
  «Per sempre?»
  «Per sempre!» 
  «Ti ho ritrovata…» Sharon non comprese il significato di quelle parole ma le sentì vere.
  «Prendimi Raoul.» E lui si sentì libero di agire. Cominciò a baciarla con una passione che lei non aveva mai provato. Ribaltó la situazione e si stese su di lei baciandola in ogni parte del corpo.  Se avesse avuto un'esitazione ormai era troppo tardi non poteva più fermarsi. Sentì di essere pronto, e partendo dal ventre avvicinò la bocca prima ai suoi seni poi al collo. La guardò per un istante negli occhi e le sorrise.
  «Per sempre.» Ripetè la ragazza ma notò qualcosa di diverso nello sguardo di lui. Il richiamo del desiderio era troppo forte per potersene preoccupare. Raoul  la stringeva forte e nessun momento poteva essere più sincero di quello, riprese a baciarla fino a tornare nuovamente al collo.
  «Per sempre…» Disse ancora poi un urlo straziante di dolore pose fine a quella passione. Un rivolo di sangue gli colava dalla bocca dopo che aveva affondato i suoi denti nel collo della ragazza. Si sollevò leggermente e le accarezzò il viso con delicatezza. La guardò ancora per ammirarne la bellezza e si rattristó. Si maledisse di non averle detto la verità. Vegliava su di lei da quando era nata e aveva aspettato che diventasse donna per farsi avanti. Non voleva farle del male ma lei gli aveva detto: per sempre! E lui durante i suoi 750 anni non si era ancora abituato a stare senza di lei.
  «Per sempre, mia sposa.» Sharon ben presto si sarebbe risvegliata

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